I GSSP,  acronimo di 'Global Stratotype Section and Point', sono geositi, cioè siti di interesse geologico, di rilevanza mondiale.
            Si tratta di successioni di rocce, da  pochi ad alcune decine di metri di spessore, che contengono al loro interno un  punto che rappresenta il limite tra due intervalli della scala  cronostratigrafica standard globale. 
            Questa scala ci fornisce in maniera indiretta  una misura del tempo geologico: è infatti una successione di unità  cronostratigrafiche, cioè di corpi rocciosi che rappresentano un dato periodo  di tempo geologico 
            (unità geocronologiche)....
            
            Per i geologi, essi rivestono importanza  mondiale in quanto rappresentano lo standard di riferimento globale per la  definizione e la correlazione di un determinato limite cronostratigrafico,  ossia la base di una unità di rango vario (eratema, sistema, serie, piano).
            Le località  che vengono definite GSSP sono, dunque, punto di riferimento mondiale e devono essere prese in  considerazione in qualsiasi caso si renda necessario valutare se una  determinata roccia appartiene a un determinato intervallo geologico.
            Ciascun GSSP  viene scelto soltanto dopo lunghe e approfondite ricerche,  nelle quali  vengono messe a confronto successioni  rocciose che si trovano in diverse parti del mondo. Queste ricerche vengono  esaminate nell’ambito di apposite commissioni della 
            International Commission on  Stratigraphy (ICS) e, solo dopo una votazione, viene scelta quella che diventa la  sezione mondiale di riferimento e cioè il GSSP per quello specifico intervallo  temporale.
            In Italia  sono presenti ben dieci GSSP.  L’ultimo, in ordine di tempo, è quello di Monte Cagnero nelle Marche, base del  Chattiano, ratificato durante il 35° IGC, International  Geological Congress, svoltosi a Cape Town nell’settembre del 2016.