Eraclea Minoa


Comune: Cattolica Eraclea (Link al sito)


Definizione, Limite cronologico ed Età
Il GSSP rappresenta la base dello Zancleano (Pliocene) ed anche il limite fra il Miocene ed il Pliocene; è stato formalizzato dalla Commissione Internazionale per la Stratigrafia (ICS) dell'Unione Internazionale delle Scienze Geologiche (IUGS ) nel 2000.


Base

Zancleano

Limite

Messiniano/Zancleano; Miocene/Pliocene.

Età assoluta

5.3 - 3.6 Ma


 
Localizzazione e accessibilità del sito
Lo stratotipo affiora lungo la costa agrigentina, alla base di una falesia che separa le vestigia dell’antica città greca di Eraclea Minoa dalla bella e bianchissima spiaggia di Capo Bianco coronata da una estesa pineta mediterranea. Narra la leggenda che Eraclea Minoa fu il luogo di approdo del re Minosse all’inseguimento di Dedalo colpevole di aver aiutato Arianna e Teseo ad uscire dal labirinto. Proprio presso la città, il re Minosse trovò la morte per mano del re Caos, che aveva dato rifugio e protezione a Dedalo.
L'accesso all'affioramento è all'interno di un campeggio.


Latitudine

37°23’30” N

Longitudine

13°16’50” E

 

Metodologia di datazione
L'età assegnata al GSSP è stata ricavata incrociando i dati ottenuti mediante metodi biostratigrafici e magnetostratigrafici.

Per approfondimenti vedere i links segnalati a fianco.


 


Panoramica del sito
Foto aerea

Scheda Geologica


Descrizione Stratigrafia (International Commission on Stratigraphy)

La sezione di Eraclea Minoa rappresenta il segmento basale della sezione composita di Rossello (che continua verso Est nelle scogliere a Capo Rossello, Punta di Maiata, Punta Grande e Punta Piccola) e affiora con continuità in una falesia, alta approssimativamente 30 metri e parallela alla spiaggia attuale, rispetto alla quale si trova circa 500 metri all'interno. Il GSSP della base dello Zancleano è molto ben esposto laddove i bianchi Trubi giacciono sopra le arenarie e le marne marrone scuro di Arenazzolo, a 75 m dall'estremità occidentale dell'affioramento.
La Formazione dei Trubi presenta una colorazione molto chiara, dal bianco al grigio pallido; si tratta di sedimenti caratteristici di mare profondo (probabilmente oltre i 500 metri).
La formazione raggiunge localmente una potenza della i 100 metri ed affiora estesamente in tutto il territorio agrigentino. La base della Formazione dei Trubi è generalmente rappresentata dal membro Arenazzolo (formazione di Pasquasia), mentre il limite superiore è dato dal passaggio graduale alla formazione di M. Narbone.
Tutte le caratteristiche della base dello Zancleano, descritte nel dettaglio in affioramenti lungo la costa meridionale della Sicilia e della Calabria ionica, sono qui ben rappresentate. In particolare, il riconoscimento della base dell'evento magnetico Thvera (C3n.4n), in associazione con il ciclo di precessione 5, appena al di sopra della base dello Zancleano, è di primaria importanza.

Posizione del limite
Il GSSP si trova approssimativamente a circa 75 m dal termine occidentale della sezione esposta. La base dello Zancleano adottata come GSSP è particolarmente ben riconoscibile perché rappresentata dal contatto litologico tra il  colore marrone delle marne del Membro dell’Arenazzolo e le marne bianche sovrastanti della Formazione dei Trubi.

Inquadramento geologico
L’inizio del Pliocene è caratterizzato, in tutta la Sicilia, da una trasgressione scaturita dall’innalzamento del livello del mare dovuto al ristabilirsi delle comunicazioni tra il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico, alla fine della crisi messiniana. Sembra stabilito che la discontinuità della base dello Zancleano, riconosciuta in tutto il bacino del Mediterraneo, si creò alla fine del Messiniano in un'improvvisa e spettacolare inondazione del bacino alla fine del "Messinian Dessication Event" (Hsu, Ryan and Cita, 1973). Anche in Sicilia, quindi, si instaurarono condizioni deposizionali tipiche di mare profondo, con la conseguente sedimentazione di fanghi bianchi pelagici che diedero  origine, fra l’altro, alla formazione conosciuta con il nome di Trubi.
Le evaporiti messiniane e le marne zancleane, affioranti nella sezione di Eraclea Minoa, non si depositarono in una piana abissale ma su una scarpata di bacino ad una profondità di circa 800 m o meno.

Paleontologia
Lo studio biostratigrafico della sezione si è basato sullo studio di nannofossili e foraminiferi planctonici.

Mappa del sito


Galleria

Foto 1

Foto 1

Foto 2

Foto 2

Foto 3

Foto 3

Foto 4

Foto 4

Foto 5

Foto 5

Bibliografia


 

Aguirre, E., and Pasini, G., 1985, The Pliocene-Pleistocene Boundary. Episodes, v. 8, pp. 116-120.

Argnani A. 1987. The Gela-nappe: evidence of accretionary melange. Atti del convegno su: Sistemi avanfossa-avampaese lungo la catena appenninico-maghrebide. Naxos-Pergusa, 22-25 aprile 1987 , p. 419-428. 

Benson, R.H., and Hodell D.A., 1994, Comment on "A critical evaluation of the Miocene/Pliocene boundary as defined in the Mediterranean": Earth and Planetary Science Letters, v. 124, pp. 245-250.

Benson R.H., and Rakic el-Bied, K., 1996, The Bou Regreg Section, Morocco: proposed global boundary stratotype section and point of the Pliocene: Service Géologique de Maroc, Notes et Mémoires, v. 383, pp. 51-150.

Berggren, W.A., Kent, D.V., Swisher III, C.C., and Aubry, M.-P., 1995, A revised Cenozoic geochronology and chronostratigraphy, in Berggren, W.A, Kent, D.V., and Hardenbol, J., eds., Geochronology, time scales and global stratigraphic correlations: A unified temporal framework for an historical geology: Tulsa: SEPM Special Volume, v. 54, pp. 129-212.

Butler, R.W.H., Lickorish, W.H., Grasso, M., Pedley, H.M., and Ramberti, L., 1995, Tectonics and sequence stratigraphy in Messinian basins, Sicily: constraints on the initiation and termination of the Mediterranean salinity crisis: Geological Society of America Bulletin, v. 107, pp. 425-439.

Castradori, D., 1998, Calcareous nannofossils in the basal Zanclean of Eastern Mediterranean: Remarks on paleoceanography and sapropel formation. Proceedings of the Ocean Drilling Program, Scientific Results, v.160, pp. 113-123.

Castradori, D., Rio, D., Hilgen, F.J., and Lourens, L.J., 1998, The Global Standard Stratotype-section and Point (GSSP) of the Piacenzian Stage (Middle Pliocene): Episodes, v. 21, pp. 88-93.

Cita, M.B., and Gartner, S., 1973, Studi sul Pliocene e gli strati di passagio dal Miocene al Pliocene, IV. The stratotype Zanclean foraminiferal and nannofossil biostratigraphy: Rivista Italiana di Paleontologia e Stratigraphia, v. 79, pp. 503-558.

Cita, M.B., 1975a, The Miocene-Pliocene boundary: history and definition, in Saito, T., and Burckle, L.D., eds., Late Neogene Epoch Boundaries: New York: Micropaleontology Press, Special Publication v. 1, pp. 1-30.

Grasso M, La Manna F. 1990. Lineamenti stratigrafici e strutturali del fronte della falda di Gela affiorante a NW del plateau ibleo (Sicilia Sud-orientale).Geologica romana , p. 55-72.

Hilgen, F.J., 1991b, Extension of the astronomically calibrated (polarity) time scale to the Miocene/Pliocene boundary: Earth and Planetary Science Letters, v. 107, pp. 349-368.

Hilgen, F.J., and Langereis, C.G., 1988, The age of the Miocene-Pliocene boundary in the Capo Rossello area (Sicily): Earth and Planetary Science Letters, v. 91, pp. 214-222.

Hilgen, F.J., and Langereis C.G., 1993, A critical evaluation of the Miocene/Pliocene boundary as defined in the Mediterranean: Earth and Planetary Science Letters, v. 118, pp. 167-179.

Iaccarino S., Castradori D., Cita M.B., Di Stefano E., Gaboardi S., McKenzie J.A., Spezzaferri S., and Sprovieri R., 1999, The Miocene/Pliocene boundary and the significance of the earliest Pliocene flooding in the Mediterranean, in Proceedings of the Mediterranean Paleoceanography Conference, Erice (September, 1997): Memorie della Società Geologica Italiana, v. 54, pp.109-132.

Langereis, C.G., and Hilgen, F.J., 1991, The Rossello composite: a Mediterranean and global reference section for the Early to early Late Pliocene: Earth and Planetary Science Letters, v. 104, pp. 211-225.

Lourens, L.J., Antonarakou, A., Hilgen, F.J., Van Hoof, A.A.M., Vergnaud-Grazzini, C., and Zachariasse, W., 1996, Evaluation of the Plio-Pleistocene astronomical timescale: Paleoceanography, v. 11, pp. 391-413.

Lourens, L.J., Hilgen, F.J., Raffi, I., and Vergnaud-Grazzini, C., 1996, Early Pleistocene chronology of the Vrica section (Calabria, Italy):Paleoceanography, v. 11, pp. 797-812.

Morrison, R., and Kukla, G., 1998, The Pliocene/Pleistocene (Tertiary-Quaternary) boundary should be placed at about 2.6 Ma, not at 1.8 Ma. GSA Today, August 1998: 9.

Patacca E., Scandone P., Giunta G. & Liguori V. 1979. Mesozoic paleotectonic evolution of the Ragusa zone (Southeastern Sicily). Geol. Romana, 18: 331-369.

Ronsisvalle G.A. 1993. Gli ambienti costieri sabbiosi siciliani. Bollettino dell'Accademia Gioenia di scienze naturali , p. 125-146, A., N. 344.

Rio, D., Sprovieri, R., and Raffi, I., 1984, Calcareous plankton biostratigraphy and biochronology of the Pliocene-Lower Pleistocene succession of the Capo Rossello area, Sicil: Marine Micropaleontology, v. 9, pp. 135-180.

Rio, D., Sprovieri, R., Castradori, D., and Di Stefano, E., 1998, The Gelasian Stage (Upper Pliocene): a new unit of the Global Standard Chronostratigraphic Scale. Episodes, v. 21, pp. 82-87.

Roda, C., 1971, Zanclean, in Carloni, G.C., Marks, P., Rutsch, R.F., and Selli, R., eds., RCMNS Stratotypes of Mediterranean Neogene stages. Giornale di Geologia, ser. 2, v. 35, pp. 237-243.

Seguenza, G., 1868, La Formation Zancléenne, ou recherches sur une nouvelle formation tertiaire, Societe Géologique de France, Bulletin, séries 2, v. 25, pp. 465-485.

Sgarrella, F., Sprovieri, R., Di Stefano, E., and Caruso, A., 1997, Paleoceanographic conditions at the base of the Pliocene in the Southern Mediterranean Basin. Rivista Italiana di Paleontologia e Stratigrafia, v. 103, pp. 207-220

Sprovieri, R., 1992, Mediterranean Pliocene biochronology: a high resolution record based on quantitative planktonic foraminiferal distribution: Rivista Italiana di Paleontologia e Stratigrafia, v. 98, pp. 61-100.

Sprovieri, R., 1993, Pliocene-Early Pleistocene astronomically forced planktonic foraminiferal abundance fluctuations and chronology of Mediterranean calcareous plankton bio-events: Rivista Italiana di Paleontologia e Stratigrafia, v. 99, pp. 371-414.

Suc, J.-P., Clauzon, G., and Gautier, F., 1997, The Miocene/Pliocene boundary: present and future, in Montanari, A., Odin, G.S., and Coccioni, R.,eds., Miocene stratigraphy: an integrated approach. Amsterdam: Elsevier Science B.V., pp. 149-154.

Vai, G.B., 1997, Twisting or stable Quaternary boundary? A perspective on the glacial Late Pliocene concepts. Quaternary International, v. 40, pp. 11-22.

Van Couvering, J.A., 1996, Preface: the new Pleistocene, in Van Couvering, J.A., ed., The Pleistocene boundary and the beginning of the Quaternary, Cambridge University Press, pp. xi-xvii.

Van Couvering, J.A., Castradori, D., Cita, M.B., Hilgen, F.J., and Rio, D.,1998, Global Standard Stratotype-section and Point (GSSP) for the Zanclean Stage and Pliocene Series: Neogene Newsletter,v.5,pp.22-54.

Van Couvering John A. et alii. 2000. The base of the Zanclean Stage and of the Pliocene Series - Episodes, Vol. 23, no. 3

Van Couvering, J.A., 1996, Preface: the new Pleistocene, in Van Couvering, J.A., ed., The Pleistocene boundary and the beginning of the Quaternary, Cambridge University Press, pp. xi-xvii.

Zijderveld, J.D.A., Hilgen, F.J., Langereis, C.G., Verhallen, P.J.J.M., and Zachariasse, W.J., 1991, Integrated magnetostratigraphy and biostratigraphy of the upper Pliocene-lower Pleistocene from the Monte Singa and Crotone areas in Calabria (Italy): Earth and Planetary Science Letters, v. 107, pp. 697-714.

Zijderveld, J.D.A., Zachariasse J.W., Verhallen, P.J.J.M., and Hilgen, F.J., 1986, The age of the Miocene-Pliocene boundary: Newsletters in Stratigraphy, v. 16, pp. 169-181.